Siamo immersi nel cambiamento, reale e auspicato. L’urbanistica non ne è estranea.
A questa scienza applicata, costantemente in evoluzione e paradossalmente irrigidita in canoni che paiono immutabili, ricca di assunti teorici, strumenti, paradigmi formativi, il mondo reale chiede un continuo ripensamento. Per farlo, bisogna ripartire dalla dimensione culturale ed etica che deve sostenere la fatica del pianificare e dell’amministrare.